Il progetto
Gli obiettivi
PURPLE si propone di condurre uno studio approfondito dei cosiddetti codices purpurei, codici di colore porpora, solitamente scritti in oro o in argento, un’impresa impegnativa che non è mai stata tentata prima. Attraverso una catalogazione completa – comprendente sia interi codici purpurei sia codici con fogli tinti di porpora – e un approccio multidisciplinare, il progetto porterà a una conoscenza più approfondita e a una migliore comprensione delle caratteristiche formali, dei significati e degli usi dei codici purpurei nel periodo che va dalla tarda antichità all’età moderna e a una nuova visione delle esigenze sociali, culturali ed economiche associate alla produzione dei codici purpurei.
Perché studiare i codici purpurei?
I codici purpurei sono tra i prodotti artistici di più alta qualità della cultura visiva e materiale occidentale e orientale, e attraversano lo sviluppo dell’arte e della cultura europea: sono documentati dal III-IV secolo d.C., ma i primi esempi esistenti risalgono al V secolo. Nel corso della sua storia, la porpora, sia come materiale che come colore, ha assunto significati diversi. La porpora è stata utilizzata nell’iconografia imperiale come espressione di autorità politica; quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale, la porpora divenne riferimento al sangue di Gesù, ma anche alla sovranità della Chiesa che, attraverso l’uso di abiti color porpora, adottò la simbologia del potere imperiale. A Bisanzio, i codici purpurei venivano esibiti nelle cerimonie religiose e negli adventus imperiali. Nel XV secolo, grazie alla riscoperta da parte degli ambienti umanistici, i codici purpurei divennero oggetto dell’entusiasmo degli antiquari e nella penisola italiana furono realizzati nuovi codici con fogli tinti. Fogli purpurei si trovano anche in preziosi manoscritti del XVII e XVIII secolo e in documenti ufficiali legati alla nobiltà. PURPLE raccoglierà materiale sui vari usi, sul simbolismo e sul cambiamento di status dei codici purpurei, oltre a esaminare il materiale primario usato per preparare il colore porpora; infine, va segnalato che ancora non sono state effettuate indagini scientifiche sui codici purpurei del XIX secolo, una lacuna che PURPLE intende colmare divenendo in tal senso un precursore.
Uno studio interdisciplinare
La varietà di significati e scopi assegnati ai codici purpurei richiede un nuovo esame critico, intrapreso con un approccio multidisciplinare, basato su una serrata collaborazione tra la ricerca storico-artistica e scientifica. Promuovendo una stretta collaborazione tra storici dell’arte, paleografi, papirologi, geologi, fisici e chimici, esperti nella caratterizzazione dei pigmenti nelle opere d’arte dipinte, PURPLE individuerà gruppi omogenei di codici e i relativi centri di produzione. L’analisi scientifica getterà inoltre nuova luce sulla vita materiale di oggetti che hanno subito molteplici trasformazioni. In sintesi, PURPLE catalogherà i codici purpurei, esaminerà periodi temporali inesplorati della produzione di tali codici, analizzerà i pigmenti utilizzati per la loro produzione e, di conseguenza, svilupperà pratiche per la loro conservazione, assicurando così la durata di questi oggetti d’arte per le generazioni future.